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LA STORIA DEL WEST - LE GUERRE INDIANE: (5) KING PHILIP, IL NORD OVEST, BLACK HAWK

1 - LA GUERRA DI KING PHILIP

Fu la prima, importante Guerra Indiana. Scoppiò nel 1675, quando Massasoit, capo degli Indiani Wampanoags, piú conosciuto con il nome di King Philip (1639 – 1676), si ribellò agli Inglesi, sostenuto dai suoi alleati Narraganset e Massachussett.
Il capo Mohegan, Uncas (1588 – 1683), nemico giurato di King Philip, si alleò immediatamente con gli Inglesi portando 500 guerrieri. Per la Nuova Inghilterra questa fu una guerra devastatrice e omicida, durante la quale gli Indiani subirono, da entrambe le parte, notevoli perdite. Gli uomini di King Philip erano armati di moschetti - di cui si servivono con grande abilità - mentre, nel folto della foresta, nascondevano fucine e armaioli. Il primo obiettivo degli Inglesi fu quello di distruggere proprio questi ultimi. King Philip si rivelò abile stratega e le sue truppe si dimostrarono coraggiose. I Mohegan e le altre tribú Indiane rimaste fedeli ai Puritani furono da questi chiamati Praying Indians (cioè gli Indiani che Pregano), ma, nonostante le loro capacità, non furono gli artefici della vittoria inglese.
A quel tempo nella Nuova Inghilterra c’erano 50.000 coloni contro meno di 20.000 Indiani ribelli. Canonchet, sachem dei Narraganset, il più valoroso capo agli ordini di King Philip, dopo sei mesi di guerra fu circondato, arrestato e giustiziato. Nell’estate del 1676, la moglie e il figlio di King Philip, quest’ultimo di 9 anni, caddero nelle mani degli Inglesi.
King Philip ebbe un singhiozzo e sospirò: Ora tocca a me morire! Qualche settimana dopo, in agosto, nel corso dell’ultimo scontro, il capo dei Wampanoag fu ucciso, la Confederazione smantellata e gli scampati venduti come schiavi. 500 di essi furono imbarcati a Plymouth. In questo porto, in cui in cima a un pennone era esposta la testa di King Philip, la sua vedova e il figlioletto, sempre prigionieri, attendevano la decisione delle autorità puritane a loro riguardo: fu stabilito che i due malcapitati fossero venduti anch’essi come schiavi nelle Indie Occidentali.

2 - LE GUERRE INDIANE NEL NORD OVEST

Le Guerre Indiane nel Nord Ovest degli Stati Uniti incominciarono subito dopo la fine della Rivoluzione Americana, con il tacito incoraggiamento dei cacciatori di pellicce inglesi. Dapprima Little Turtle (1752 – 1812), il capo dei Miami che aveva il comando supremo delle forza indiane, ottenne, fra il 1790 e il 1792, numerose vittorie contro due armate vmericane, ma la sua disfatta apparve imminente quando una terza truppa, comandata da Mad Anthony Wayne, entrò a sua volta in azione.
Little Turtle fu un straordinario capo dei Miami. Egli nacque in un piccolo villaggio sulle rive del fiume Eel, nell’Indiana. Suo padre era il capo dei Miami, sua madre una Mohegan.  Divenuto capo a sua volta, inflisse, all’età di soli 26 anni, una severa sconfitta al generale Harnar, nell’autunno del 1778, sul fiume Miami. Cinque anni dopo, battuto a sua volta dal generale Wayne, firmò il Trattato di Pace dichiarando: Sono l’ultimo a firmarlo, saró l’ultimo a non rispettarlo.
Egli mantenne la parola e, quando scoppiò la Guerra del 1812, si rifiutò di seguire Tecumseh (1768 – 1813). Nel 1797 Little Turtle fece un viaggio memorabile a Washington. Gilbert Stuart (1755 – 1828), un famoso artista, dipinse il suo ritratto, ma ciò che lo commosse particolarmente fu il regalo offertogli dal generale polacco Koscsiousco, che aveva combattuto al fianco degli Americani durante la Guerra di Indipendenza, presente che consisteva in due splendide pistole.
Little Turtle morí nel 1812, il 14 luglio, nel suo villaggio natale - divenuto Fort Wayne. Molti trattati furono in seguito firmati con uma dozzina di tribú che si videro costrette ad abbandonare le proprie terre.
Fu allora che il capo Shawnee Tecumseh tentò di creare un’unione dei diversi gruppi pellerossa. Per quattro anni egli dedicò a questo scopo tutti i suoi sforzi; ma un giorno, mentre era assente, il suo quartier generale - di stanza nel villaggio di Tippicanoe sul fiume Wasbah - fu attaccato dalle truppe di William Henry Harrisson.
Tecumseh, figlio di un capo Shawnee, era nato nel villaggio di Piqua, sul fiume Mad, a qualche miglio dall’attuale città di Springfield nell’Ohio. Il suo nome indiano era Tikanti o Tecumtha, che voleva dire Stella Dormiente; apparteneva al clan della Grande Medicina Pantera. Fu un capo straordinario ed ebbe molta influenza sui suoi compagni, obbligandoli a non torturare più i prigionieri come avevano sempre fatto in passato. Per opporsi al sequestro di territori indiani operato dai Bianchi, cercò di formare una Confederazione che unisse tutte le tribú, dall’Ohio alla Florida e, con questo scopo, si recò presso tutte le tribù che abitavano lungo il corso del Missouri.
Mentre egli si sforzava di convincere gli Indiani, suo fratello Tenskwatawa (1816 – 1835), detto Il Profeta, attaccò i Bianchi e fu sconfitto a Tippecanoe, nell’Indiana. Tecumseh si recò allora in Canada, proprio quando scoppiò la Guerra del 1812. Fu nominato brigadiere generale e prese il comando di 2.000 uomini riuniti dalle tibú amiche degli Inglesi. Partecipò a numerose battaglie e trovò la morte nel combattimento sul fiume Thames in Canada, il 5 ottobre 1813. Si disse che egli avesse presentito la morte e indossato il suo costume di daino prima di andare a combattere. Per queso motivo l’identificazione del suo corpo si rese difficile. 

3 - LA GUERRA DI BLACK HAWK

In occasione delle guerre del 1812 i Sawk e i Fox si trovarono divisi: gli uni, seguendo Black Hawk, si unirono agli Inglesi, mentre gli altri, al seguito di Keokuk, si allearono con gli Americani. A dispetto di un accordo firmato nel 1808, Black Hawk (1767 – 1838) non volle mai recarsi sulla riva Ovest del Mississippi, sostenendo che il suo popolo e lui stesso fossero stati raggirati. Ebbe allora luogo una serie di scontri che formarono quella che viene comunemente chiamata La Guerra di Black Hawk, a cui partecipò, in qualità di capitano, Abramo Lincoln. Agendo come Capo Supremo dei Sawk e dei Fox - titolo usurpato conferitogli dal Governo di Washington - Keokuk (1770 – 1848) firmò un accordo con gli Stati Uniti e accettò che i suoi andassero ad abitare sulle rive del fiume Rock.
Keokuk fu un capo dela tribú dei Sawk; nacque sulle rive del fiume Rock, nell’Illinois; sua madre era di origine francese; il suo nome voleva dire Volpe Vigilante. Non era capo per nascita, ma lo divenne grazie alle sue qualità di guerriero e soprattutto alla sua oratoria. Fu uno dei capi indiani piú stimati dagli Americani che apprezzarono la sua saggezza e ammirarono la sua precisione nel tiro. Quando, al momento dela Guerra del 1812, Black Hawk si schierò dalla parte degli Inglesi, egli rimase fedele ai suoi nemici e rifiutò di partecipare alla battaglia. Tenne soprattutto a essere un apostolo della Pace e stabilì il dominio dei Sawk e dei Fox nelle terre che oggi formano lo Stato dello Iowa. Morì nel 1848.
Piú tardi, nel 1883, le sue ceneri furono trasportate a Keokuk, nello Iowa, dove un monumento fu eretto alla sua memoria. Un busto di bronzo che raffigura questo capo indiano si trova nella sala di marmo del Senato degli USA e il suo ritratto figura su un biglietto di banca Americano. Black Hawk, dopo aver severamente rimproverato il tradimento a Keokuki, organizzò la resistenza. I suoi guerrieri, dopo aver combattuto nell’Illinois e nel Wisconsin, furono sconfitti nell’estate del 1832.
Black Hawk cercò riparo nel Nord e, catturato poco dopo, fu gettato in una prigione della Virginia. In seguito a questa guerra, nel 1832, fu creato un Battaglione di sei Compagnie di Ranger a cavallo, che l’anno dopo fu sostituito da dieci Compagnie dei celebri Dragoni, comandati, a partire dal 1835, dal colonnello Stephen W. Kearny...
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Atualizado em: Sex 29 Set 2017

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